I FIORI AL CENTRO – verso una nuova generazione di derivati officinali
La grande attenzione che i fiori eduli stanno destando nel mondo della cultura gastronomica e dell’educazione alimentare porta a valorizzarli non solo sul piano estetico e olfattivo, ma anche gustativo.
Lo studio di queste caratteristiche si sta rivelando anche un percorso virtuoso per conoscerne le proprietà fisiologiche, nutrizionali e anche farmacologiche.
La filiera produttiva e la commercializzazione dei fiori eduli e dei loro derivati richiede tuttavia capacità tecniche, prassi e accorgimenti specifici, oggetto oggi di un attento lavoro di ricerca applicata e di sperimentazione.
materiali del seminario tenutosi a erbaleforum / FLORMART, venerdì 27 settembre 2019
IL PROGETTO Interreg ALCOTRA ANTEA
Obiettivo generale del progetto è di riorganizzare la filiera emergente dei fiori eduli attraverso l’individuazione, lo studio e la caratterizzazione di nuove specie eduli, la messa a punto di tecniche e metodologie innovative per la produzione, lo sviluppo di azioni di promozione e formazione verso le piccole medie imprese del territorio.
Barbara Ruffoni è Responsabile della sede CREA di Sanremo, e coordinatrice Progetto Interreg ALCOTRA ANTEA
IL FIORE: UN SUCCESSO EVOLUTIVO
Morfologia, strutture, caratteristiche organolettiche e aromatiche di alcune specie di interesse
Le 40 specie selezionate dal progetto ANTEA, spontanee e coltivate: identificazione e riconoscimento, caratterizzazione dei sapori
Andrea Copetta è ricercatore presso il CREA di Sanremo
Accanto ai nutrienti fondamentali, diversi gruppi di metaboliti secondari caratterizzano il profilo fitochimico dei fiori edibili: il loro studio può permettere di valutarne l’utilizzo in vari campi applicativi, nutrizionali e salutistici.
Laura Pistelli, Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DISAAA-a) Università di Pisa. L’attività di ricerca di Laura Pistelli è basata sulle indagini fisiologiche che inducono le piante aromatiche e medicinali a produrre specifici prodotti naturali (antiossidanti, nutraceutici, prodotti farmaceutici). Sono individuate le condizioni metaboliche e fisiologiche per migliorare la presenza di specifici metaboliti, che sono isolati da vari organi (foglie, radici, fiori, frutti, semi) e quantificati con le moderne tecnologie. Sono impiegate anche le colture in vitro (tessuti di organi, biomassa cellulare, radici pelose), che offrono un valido mezzo per ottimizzare la proliferazione delle piante e la produzione di metaboliti in condizioni controllate. Di recente ha esteso la ricerca agli effetti di vari stress abiotici (mancanza di ossigeno, effetto della temperatura, di inquinanti atmosferici e del suolo) sulla tolleranza delle piante e sulla loro capacità di produzione di metaboliti secondari in simili condizioni.
Caratteristiche nutrizionali dei fiori freschi coltivati a Sanremo
Una spiccata attività antissodante caratterizza molte sostanze contenute nelle specie floreali coltivate a Sanremo: enzimi, polinfenoli, vitamine, carotenoidi. Il loro utilizzo alimentare in preparati freschi ne garantisce l’integrità e la disponibilità.
Ilaria Marchioni è dottoranda di ricerca presso il CREA di Sanremo e il DISAAA-a dell’Università di Pisa
DALLA RACCOLTA IN NATURA ALLA SERRA INGEGNERIZZATA
Valentina Scariot e Sonia Demasi
I fiori come risorsa della flora spontanea: potenzialità e criteri per la raccolta in natura
Un ampio apparato normativo regola la raccolta di prodotti della flora spontanea, ma la conoscenza accurata delle specie di interesse, del loro profilo fitochimico in relazione alle zone d’origine, dei processi e prodotti alimentari innovativi, permette di elaborare una strategia per il loro utilizzo, con la prospettiva di sviluppare le esperienze di domesticazione e le tecniche di propagazione e di coltivazione.
Valentina Scariot e Sonia Demasi, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, Università di Torino
Giovanni Minuto, Federico Tinivella, Marco Fossa, Lisaura Colla, Laura Pistelli
Agricoltura di precisione applicata ai fiori commestibili - parte prima
Il contributo a più voci traccia le varie fasi sperimentali messe a punto per la definizione del processo di produzione di fiori eduli, dalla coltivazione in serra alla raccolta e condizionamento del prodotto, con la valutazione della variabilità del profilo fitochimico del derivato
Giovanni Minuto, Federico Tinivella , Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola, Albenga (SV); Lisaura Colla, Laura Pistelli, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali, Università di Pisa; Marco Fossa, DIME – Dipartimento di Meccanica, Università degli Studi di Genova
Il percorso elaborato dal progetto ANTEA nella definizione del processo di produzione e commercializzazione dei fiori eduli prevede un importante apporto tecnologico su almeno due passaggi: lo sviluppo di sensori dedicati al tracciamento degli spostamenti dei prodotti, e l’ottimizzazione del controllo di umidità, temperature e illuminazione nelle fasi di coltivazione in serra.
Marco Fossa è professore ordinario di Termodinamica, Energie rinnovabili, Energia solare e Geotermica al DIME, Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica, gestionale e dei trasporti dell’Università di Genova
COME AFFRONTARE UN MERCATO DELICATO
Sia che siano proposti come prodotti di I che di IV gamma, i fiori eduli, consumati freschi, richiedono una accurata metodologia di controllo microbiologico. Analisi dei rischi e risultati di verifiche comparative per alcune tipologie di prodotti.
Anna Maria Schito, Istituto di Microbiologia, Universita’ degli Studi di Genova
Approfondimento delle tematiche tecniche relativi ai sensori applicabili al confezionamento e alla commercializzazione dei fiori eduli, e proposte per le sviluppo di una app multipiattaforma per l’incontro domanda/offerta di fiori eduli tra coltivatori e ristoratori
Roberto Sacile, professore associato, Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi, Università di Genova
Marco Fossa è professore ordinario di Termodinamica, Energie rinnovabili, Energia solare e Geotermica al DIME, Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica, gestionale e dei trasporti dell’Università di Genova